Artisti   e           Modelle

 

  

Dai primi del '900

 

ad  oggi

 

 

Anticoli, mietitura sui monti Sabini (O.Kokoschka) 1930

Galleria Opere

su Anticoli

nel mondo

 

Pietro Gaudenzi nello studio anticolano

Ricordi d'artista

 

Nel 1910 arriva per la prima volta ad Anticoli Maurice Sterne, pittore e scultore statunitense di origine lettone, qui affitta uno studio abitazione e dal ’27 al ’29 lavorerà con Arturo Martini alla preparazione del monumento dedicato ai pionieri del New England a Worcester nel Massachussetts.   Intorno a quegli anni arrivano ad Anticoli il pittore genovese Pietro Gaudenzi che sposerà l’anticolana Candida Toppi e, rimasto vedovo, la sorella di lei, Augusta. Arrivano ancora lo scultore triestino Attilio Selva che entra in contatto con l’ambiente degli artisti che lavorano ad Anticoli attraverso Gaudenzi con il quale stringe amicizia sposando Natalina Toppi sorella di Candida e Augusta,  Ferruccio FerrazziFelice Carena che dal 1916 alterna soggiorni anticolani a quelli romani per tornare l’ultima volta nel 1959.   Dopo la guerra Anticoli ospita Enrico Del Debbio,  Ivan Mestrovic amico di Carena,  Amedeo Bocchi,  Rudolf Bonnet pittore olandese,  Edward Bruce californiano,  J.M.B. Benson inglese,  Edoardo Del NeriAnna Maria Basse olandese, Riccardo Assanti,  Diego Pettinelli e dal 1923 lo scultore veneziano Attilio Torresini amico di Carena che vi soggiornerà a lungo e che sposerà la modella anticolana Angela Colasanti.   Nel 1924 Arturo Martini raggiunge Sterne ad Anticoli e vi rimarrà fino al ’27;  Martini lascia ad Anticoli due opere: un bassorilievo conservato nel Civico Museo risalente agli anni 1934-35 dal titolo "La Volante", e la fontana che si trova al centro della piazza delle ville del 1926 nata dalla trasformazione in una medievale "Arca di Noè" di una semplice vasca che già esisteva.  Le pittrici Louise Mellon e Elsa Schmidt allieve di Sterne intorno alla metà degli anni ’20 arrivano ad Anticoli così come il pittore e scultore olandese Charles Eyck e lo scultore Domenico Ponzi che sposerà Angelina Toppi . Nel 1927 è ad Anticoli Virgilio Guzzi  e il pittore Efisio Oppo e nel 1929 il pittore americano George Biddle e il pittore svedese Axel Nilsson.

Scelgono la strada dell’arte anche alcuni anticolani come Orazio Amato,  stimolato dagli artisti che frequentavano la casa del padre, il farmacista del paese, trasformata in pensione.  Margherita Toppi figlia del ricercatissimo modello anticolano Francesco Toppi; Margherita sposerà lo scultore svizzero Paul Osswald conosciuto a Roma, ancora Pasquarosa Marcelli  che nel 1915 sposerà Nino Bertoletti , Mario e Carlo Toppi fratelli di Margherita; la produzione di Mario è dedicata prevalentemente a soggetti relligiosi, mentre il fratello Carlo diventa scultore specializzandosi nei bassorilievi in terracotta quasi sempre di carattere religioso.

Negli anni trenta ad Anticoli si trovano molti artisti italiani che lavorano negli studi:      Fausto Pirandello che sposa l’anticolana Pompilia D’Aprile e lascia al Museo di Anticoli un dipinto che fa parte di un gruppo di nature morte in cui mise a frutto la lezione del cubismo dopo il suo soggiorno a Parigi;      Giuseppe Capogrossi,   Emanuele Cavalli,   Rolando Monti,   Celestino Celestini,   Sergio Selva figlio di Attilio ed  Enrico Gaudenzi  figlio di Pietro il quale soggiornandovi durante la bella stagione impianterà il suo studio in una sala del palazzo baronale che il padre acquistò dai Conti Vetoli di Sgurgola e dove organizzerà nel 1939 una scuola libera di disegno: sposerà Ornella Selva sorella di Sergio.   Nel 1930 soggiorna ad Anticoli anche Oskar Kokoschka.   Nel secondo dopoguerra altri artisti sono ad Anticoli semplicemente in visita occasionale come Emilio Greco oppure per soggiorni più o meno prolungati; citiamo fra i tanti Henry Inlander viennese che viveva a Londra, Jean Jansem di origine armena che viveva a Parigi, Kokocinski dall’Argentina e Manfred Dietrich dalla Germania artista che vive qui stabilmente.   Il figlio di Mario Toppi Bernardino detto Bibino si afferma artisticamente a Parigi dove espone per la prima volta nel 1960 e dove si stabilisce tornando però ogni estate nel paese di origine   Rafael Alberti dal 1963 e fino al ritorno in patria dopo la fine del regime franchista si divide tra la casa di Roma e lo studio di Anticoli. 

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