Civico  Museo  d'Arte  Moderna

  

ARTISTI

Oskar  KOKOSCHKA

Pochlarn sul Danubio (Austria) 1886 - Montreux (Svizzera) 1980

Inizia la sua carriera artistica come designer per le "Wiener Werkstatten", laboratori artistici dedicati alla produzione di oggetti artistici.  Si forma nella Vienna di Klimt di cui subisce l�influenza, il quale riconosce in lui il "massimo talento della giovane generazione".   Senza la presenza di Kokoschka, il paesaggio dell�espressionismo germanico mancherebbe di uno dei suoi elementi fondamentali.

Gi� nel 1908 a Vienna espone disegni e guazzi e negli ambienti artistici viennesi si parla di lui come di una rivelazione; tiene la prima mostra personale a Berlino nel 1910 quando la sua personalit� e le caratteristiche del suo linguaggio appaiono definite come nei ritratti in cui l�artista si � concentrato in maniera cos� esclusiva, tanto che fino al 1923 si pu� parlare con ragione di un Kokoschka ritrattista. Il Ritratto del prof. Forel del 1910 (Mannheim, Stadt, Kunsthalle) � uno dei ritratti pi� drammatici di tutta la pittura moderna: l�artista persegue una penetrazione psicologica, cerca cio� con l�aiuto della fisiognomica, della gestualit� e della pittura, di conferire espressione allo stato d�animo del modello. Nei suoi ritratti Kokoschka preferisce solitamente il busto; in tal modo la gestualit� delle mani, accanto all�espressione del volto, diviene un elemento rilevante con il quale l�artista caratterizza il suo modello. Le mani vengono inoltre ritratte in proporzioni esagerate, in modo che il loro significato venga ulteriormente accentuato e la loro posizione rimane spesso l�unico momento di attivit� nelle raffigurazioni di modelli seduti, nella maggior parte dei casi immobili e privi di partecipazione.

Le mostre proseguono negli anni successivi. Nel 1914 dipinge la Sposa del vento (Basilea, Kunstsammlung) uno dei suoi quadri pi� discussi che viene esposto a Monaco di Baviera.   Quest�opera � la pi� significativa sul tema dei rapporti tra i due sessi che l�artista affronta con implacabile masochismo ed ha com�� noto un riferimento preciso alla relazione con Alma Mahler (vedova del compositore Gustav) ma, come racconta l�artista, quando ormai era finito ogni rapporto: due amanti dimentichi, sotto la luna, cullati dal moto ondoso di una barca alla deriva nell�infinito; le forme si dissolvono e si smaterializzano in uno spazio irreale e indefinito. Kokoschka esaspera il motivo del predominio tirannico della donna (che egli considera immortale, sicch� solo l�assassino � il vero ribelle) nonch� quello dell�infelicit� sessuale del maschio psicologicamente sopraffatto dalle femmine. Il sole, che � inesorabilmente destinato a tramontare, rappresenta l�uomo, mentre l�algido astro lunare (dato ricorrente del messaggio espressionista, luna ingannatrice e sinistra, apportatrice di sventura e di apocalisse, splendente su paesaggi desolati) � il simbolo della donna.

Mentre si conclude (in coincidenza con la chiamata alle armi) il primo grande periodo della sua opera, si va maturando un�altra tappa del suo percorso stilistico: il cosiddetto "periodo di Dresda" tra il 1917 e il 1924, che documenta un attenuarsi dell�elemento simbolico. Nel 1919 Kokoschka ottiene la cattedra di pittura libera all�Accademia di Belle Arti di Dresda. La sua opera si � ormai affermata, espone in molte citt� tedesche e in seguito anche all�estero; collezionisti e musei acquistano le sue opere. Nel 1921 inizia le grandiose vedute di citt� che avrebbero dominato la sua opera negli anni seguenti e con le quali tuttavia si distacc� dalla sua precedente fase espressionistica. Le prime di queste tele furono realizzate a Dresda e mostrano il panorama che si vedeva dalla finestra del suo studio; in tutte si rivela una rara capacit� di sintesi compositiva e fantastica. Nel 1923 lascia Dresda e compie una serie di viaggi.  Comincia la serie, che diventer� famosissima dei paesaggi italiani, francesi, inglesi, africani, in cui � evidente un�evoluzione verso soluzioni piuttosto impressionistiche se non fosse per quel senso di natura sconvolta e di investigazione in profondit�.
Nel luglio del 1930 � ad Anticoli Corrado; durante il suo breve soggiorno realizza il quadro
ANTICOLI, MIETITURA SUI MONTI SABINI (Burgdorf, collez. Privata).

Nel 1934, dopo aver subito la confisca delle sue opere considerate dai nazisti esempi di "arte degenerata", si trasferisce a Praga dove esegue importanti vedute.   Per Kokoschka la pittura � costante fervore, � viva esaltazione di tutto l�essere; per lui il problema � quello tipico dell�espressionismo: investire le cose con l�alito rovente della propria passione sino a spezzarle, a scioglierle, costringendole a tradire il loro segreto.    Il suo soggettivismo � sempre condizionato dalla realt� che gli sta davanti; egli la fruga e la sconvolge ma non se ne separa mai, vive in lei col suo personale tormento.

 

 

 

 

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